Il gruppo originario della Galizia sfodera il suo lato più internazionale con un album che si riallaccia più a ‘The Seventh Wandering Soul’ che al recente ‘Time Passes Away’, edito due anni orsono da Darkwoods, confermando una innata propensione per il black più funebre e depressivo. Non parliamo di ragazzini, ma di musicisti con altri otto lavori in studio alle spalle e si sente eccome. Il passaggio a Non Serviam Records (Blood Of Serpents, Trident, Omnicidal..) ha dato loro ulteriore consapevolezza nei propri mezzi e pezzi come ‘Abyss Eating Serpent’ o ‘Exu King Of Souls Omulu’ sono più efferati che mai. A tratti i ritmi calano e riscoprono il doom di qualche vecchio album, ma nel complesso ‘Fatum’ è devoto al verbo di Nocturnal Depression, Den Saakaldte, Thy Light e Shining. Il demone da cui il gruppo prende il nome, custode della Biblioteca Proibita e Granduca dell’Inferno, potrebbe attrarre anche gli appassionati di graphic novel e nello specifico di Dantalian no shoka di Gakuto Mikumo anche se Hugh Anthony Disward, Dalian o Professor sono figure decisamente lontane da Sanguinist, Netzja e Vorgh. In attesa di un tour che faccia giustizia del materiale, ‘Mortuary Song’ e ‘Sounds Of Bells And Open Scissors’ chiudono una scaletta cruda e potente, che vi spingerà a fare “luce” su altre realtà della scena underground iberica.