Gli autori di ‘Sentients’ si riaffacciano sul mercato discografico con undici tracce devote al più puro mix tra noise, punk e art-rock. Una miscela corrosiva che non trova agganci espliciti con altre formule americane o europee. Nel corso degli anni, Mertin Hoëk (Télégraphe Jungle, IDALG, Jesuslesfilles, Leamers) e Gabriel Lapierre (Après l’Asphalte, Varger) hanno saputo costruirsi una credibilità importante all’interno della scena underground canadese e con questo secondo lavoro potrebbero allargare notevolmente la loro fanbase. Un po’ per la grana della chitarra, un po’ per come i due musicisti sono riusciti ad asciugare i pezzi, ‘Visite Du Temple Inné’ risulta più concreto e essenziale. La componente caotica è sempre significativa, ma tra uno stacco di batteria ed un’atmosfera catartica e l’altra (‘Je Ne Peux Pas Te Dire Je T’Aime’ e ‘Nos Pères Se Meurent’), le melodie respirano e si ha, almeno in apparenza, la sensazione di potere controllare un processo alquanto pericoloso. ‘Politique Dracula 22’, ‘Nightmom’ e ‘Limp De Quoi’ sono alcuni dei passaggi più memorabili di una scaletta che inizialmente toccherà le corde sbagliate ma che poi, a lungo andare, saprà intrigarvi.