I fan dei CCCP non avevano bisogno di alcuna raccolta. Le canzoni della più grande punk band degli anni ottanta sono custodite gelosamente nella loro testa e nessuno potrà mai scardinarle. Di sicuro ne hanno un disperato bisogno le nuove generazioni, ma a loro del formato fisico non importa niente. Prendono in mano il cellulare, due tocchi e si ritrovano ‘Emilia Paranoica’ o ‘Curami’ nelle cuffie. ‘Felicitazioni! Fedeli Alla Linea 1984-2024’ ricopre però una parte fondamentale nell’operazione, durata più di un anno, che ha portato Massimo Zamboni e Giovanni Lindo Ferretti a riavvicinarsi dopo tanto tempo. Un’operazione, che ha visto naturalmente protagonisti anche la Beneamata Soubrette Annarella Giudici ed il mitico Fatur e di cui il libro, appena edito da Interno4, è un’altra componente chiave. Parliamo di una mostra stratosferica, di cui vi abbiamo parlato nella sezione speciali del sito, che è stata allestita ai Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia. Un’esibizione di arte contemporanea, tra costumi, installazioni, foto, video e materiale discografico e di scena, che va oltre la musica. Qualcosa che non si è mai visto in circolazione e che chiunque abbia un minimo di interesse verso la cultura deve andare a vedere. Qui invece c’è la musica, ci sono le canzoni, i singoli memorabili ed i pezzi che sono cresciuti dal vivo. Ci sono ‘Live In Pankow’, ‘Spara Jurij’ e ‘Mi Ami?’. Ci sono ‘Io Sto Bene’, ‘Manifesto’ e ‘Maciste Contro Tutti’. Manca ‘AghIa Sophia’ ma c’è ‘Tomorrow’ con Amanda Lear. Soprattutto c’è ‘Palestina/Madre’. Ascoltarla oggi, con quello che sta succedendo in Israele mette i brividi. In ‘Morire’ i CCCP affermano che “la morte è insopportabile per chi non riesce a vivere” e credo fortemente che questo disco, il libro e la mostra siano la dimostrazione che loro hanno vissuto appieno il periodo storico che hanno attraversato. E non lo hanno subito come tanti altri.