Il terzo full lenght dei transalpini si rivela ancora più spiazzante dei precedenti. Gli autori di ‘Pantophobie’, da non confondere con i NI? di Davide Tiso degli Ephel Duath o con gli omonimi austriaci, propongono un mix tra noise metal e math rock con sfumature nel jazz e addirittura nel postcore. La suite ‘Triboulet’, suddivisa in tre movimenti, potrebbe infatti essere stata presa in prestito dai Botch mentre ‘Chicot’ e ‘Dagonet’ suonano come un ibrido tra i Meshuggah e Lightning Bolt. La sezione ritmica formata dal bassista Benoit Lecomte e dal drummer Nicolas Bernollin è letteralmente scatenata ed i chitarristi Anthony Béard e François Mignot contribuiscono ad innalzare il livello di caos. Le registrazioni si sono svolte presso l’Hacienda Studio di Sainte-Colombe-sur-Gand, sotto la supervisione di Stéphane Piot (PoiL Ueda), e il mixaggio è stato eseguito da R3myboy, che ricordiamo in passato a servizio di Gojira e Demians. Sarà interessante capire come verrà trasportato dal vivo il materiale e più che altro in quali contesti verranno fatti esibire i Ni, perché effettivamente la loro offerta musicale si presta a scenari multipli.