Dopo tre mini album digitali, l’ultimo dei quali (‘Season Of Blood’) già promosso dall’etichetta degli ex-dirigenti di Nuclear Blast, i francesi danno alle stampe un debutto su lunga distanza che metterà d’accordo tutti. Dietro un’immagine violenza e misteriosa, le maschere sono un po’ venute a noia a dirla tutta, si cela infatti una passione smisurata per il thrash metal dei titani degli anni ‘80, per tutto quello che gruppi come Pantera e Slipknot hanno portato alla musica alternative metal degli anni ‘90, con uno sguardo attento a ciò che hanno saputo ottenere negli ultimi tempi, in termini sonori e di riscontro, i Rise Of The Northstar. Non sarebbe potuto essere diversamente d’altra parte, tanto è cresciuta la scena transalpina da quando ‘Welcame’ è uscito nei negozi. Il pregio maggiore di ‘Eminence Of Disgrace’ sta nella sua fedeltà alla dimensione live. Non aspettatevi produzioni di plastica o singoli commerciali perché non fanno parte della natura dei Rage Behind, che invece non vedono l’ora di spaccare tutto dal vivo con queste dodici canzoni, dopo aver accumulato esperienza di spalla a Heaven Shall Burn, Protest The Hero, Between The Buried And Me e appunto Rise Of The Northstar. Le grida di rabbia e disperazione di Vitali Lukas rimangono subito impresse (‘Through Wrath’ e ‘Dictated Freedom’), così come gli enormi riff di chitarra, ma a lasciare allibiti è soprattutto la prova della sezione ritmica formata dal bassista Stan Morgan e dal drummer Edward Vale. Con pezzi come ‘Eye For An Eye’ e ‘Worldwide Hostility’ preparatevi ad un vero e proprio sfacelo in tour.