Innamorato perso di ‘New Earth’, mi sono approcciato a questo nuovo lavoro in studio del trio italo-americano con la consapevolezza che difficilmente avrei potuto provare la medesima esperienza. E così è stato perché ‘Love Lines’ è volutamente un disco diverso dal debutto, non perfetto come l’opera prima ma contenente spunti interessanti e soprattutto due tracce pazzesche come ‘Heat’ e ‘Heaven’, una delle synth ballad più intense che abbia mai ascoltato. La voce di Chelsey Crowley è qualcosa che non si può spiegare a parole. Era dalla golden era della EBM che non si sentiva una cantante in grado di trasmettere tante emozioni e citare i primi anni ottanta senza forzare troppo l’effetto nostalgia. La ricordiamo nei Terremoto - proprio con Giacomo Zatti (Holy, Tørsö) che completa la line-up assieme a Andrea Mantione (Horror Vacui) - ma è scorrendo le pagine del Nuovo Testamento che potrete scoprirne il talento sovrannaturale. ‘Love Lines’ è stato registrato a Los Angeles, con la co-produzione di Riki, e tracce quali ‘Heartbeat’ o ‘In My Dreams’ vi costringeranno a recuperare alcuni dischi dei vostri genitori, nascosti in garage o addirittura buttati a casaccio in fondo ad un armadio. Un omaggio alla italo disco ed alla new wave che sta resistendo all’usura di tempi caotici, nei quali purtroppo la musica viene considerata come prodotto di consumo e non più arte per vivere più leggeri.