Di Toronto conosciamo tante band interessanti. Da Danko Jones ai Broken Social Scene, dai Fucked Up ai The Birthday’s Massacre, ed alla lista si aggiunge questo quartetto dedito ad un mix tra post-punk e kraut-rock che aveva catturato l’attenzione degli addetti ai lavori già tre anni fa, in occasione dell’uscita di ‘Ride’. ‘Precious Dream’ rappresenta però un upgrade sotto tutti i punti di vista e la sintonia tra Alex e Juliana Carlevaris è alla base dell’efficacia dei sette pezzi prodotti da Graham Walsh (in passato attivo con realtà del calibro di Preoccupations, !!!, Holy Fuck e Metz). Le atmosfere sono quanto mai dark e la psichedelia risulta permeata negli arrangiamenti come un’emulsione sonora in aperto contrasto con stacchi ritmici grezzi e noise-oriented, che saranno apprezzati di certo dai nostalgici dei Sonic Youth era anni ‘90. ‘Snooze You Lose’ parte sinuosa e si ha subito l’impressione di essere nei pressi di un palco fumoso. ‘Look At My Phone’ e ‘Mystery’ sono gli apici di una scaletta marcata a fuoco dalle tastiere di Dylan Gamble e dal drummin’ marziale di Mark Henein. ‘Traveller/Caravan’ è il pezzo più legato all’esordio su lunga distanza mentre ‘Tunnel Traps’ ricorda addirittura l’andamento sbilenco di ‘Honey Tree/Baby For The Weekend’. I testi affrontano temi come la resilienza e la perdita, la solitudine e l’alienazione in una società moderna sempre più decadente e spaventosa e, alla fine della galleria, ‘Erase My Mind’ ironizza amaramente sull’incapacità di avere la benchè minima reazione nei confronti dei fastidiosi input continui che ci vengono dall’esterno.