La sesta fatica in studio degli Exocrine, il primo per Season Of Mist dopo essere usciti su Unique Leader e Great Dane, denota una ambizione che non si percepiva da tempo nell’ambiente. Anche se in fase di presentazione vengono stilati paragoni con Ne Obliviscaris e Beyond Creation, è palese la forte integrazione con la scena estrema francese, di sicuro non rimasta indifferente al cospetto del successo su larga scala ottenuto dai Gojira. Nel successore di ‘The Hybrid Suns’ troverete passaggi technical death intricati, stacchi ritmici brutali, improvvise divagazioni nel progressive e atmosfere disturbanti, con maggiore attenzione per il respiro delle melodie rispetto al passato. Lo spazio ritagliato per il virtuoso chitarrista Sylvain Octor-Perez (Empyreal Vault) – che si è occupato anche di registrazione e mixaggio presso il Triceraprod Studio - e per il drummer Théo Gendron (Dagoba) è significativo e, anche se a tratti viene citato ‘Maelstrom’, i girondini, definiti dalla label “architetti della trascendenza sonora, esploratori dell'inesplorato e pionieri dell'inimmaginabile”, tendono a non guardarsi troppo alle spalle. Sarebbe curioso vederli in tour anche con realtà del circuito black locale, ma nel complesso il loro sound si è fatto più vario e internazionale.