Il più grande disco rock del 1999. Ad un solo anno di distanza da ‘Apocalypse Dudes’ dei Turbonegro e forti del successo underground di ‘Payin’ The Dues’, gli svedesi pubblicarono due album a fila riscrivendo la storia del garage rock e costringendo tutto il mondo, anche gli addetti ai lavori più fighetti e incravattati persi dietro la spazzatura dei Guns n’ Roses o gli scandali provocati dai “membri” dei Mötley Crüe, a guardare con attenzione alla scena scandinava. In ‘Grande Rock’ c’è tutto quello di cui avete bisogno. Il punk rock è questo. Non serve altro. Cinque lustri sono abbastanza per ristamparlo in doppio vinile, con la versione originale dell’album rimasterizzata (‘Paul Stanley’ e ‘Venus In Force’ sono probabilmente le tracce che hanno goduto di più di questa operazione) e una versione con canzoni registrate da capo e remixate. In aggiunta troverete pure la cover di ‘Angel Dust’ dei Venom, giusto per ricordare da dove è partito Nicke Royale, capace di regalarci un altro bel dischetto con la mogliettina Johanna ma soprattutto di far commuovere i fan di una vita con il clamoroso ‘Eyes Of Oblivion’. Qualunque cosa riserbi il futuro per gli Hellacopters, con Dregen o senza Dregen, ‘Grande Rock’ non può mancare nella vostra collezione e dobbiamo ringraziare Nuclear Blast per avere immesso sul mercato un prodotto così curato. Attenzione ai mobili di casa perché quando partono ‘Action De Grâce’, ‘The Electric Index Eel’ o ‘The Devil Stole The Beat From The Lord’ trattenersi è sul serio impossibile.