Nuove forme di black metal invadono la terra. In realtà non parliamo di una totale novità perché i californiani si erano già messi in mostra con l’omonimo esordio di un anno e mezzo fa. Al di là di quanto suggerisce il titolo, ‘Depths’ scava veramente nelle profondità di un suono che si fa forte dell’influenza scandinava per proporre spunti originali in termini di atmosfere e liriche. Ogni traccia svela uno scenario estremo o un terrore rivelatore per i sopravvissuti di un mondo che ha le sembianze di un immenso girone infernale. La condizione umana è quanto mai appiattita e la copertina a cura di Dan Seagrave descrive bene ciò che si prova avvicinandosi a questo secondo lavoro in studio. L’ingresso di Ben Pitts in formazione ha dato sostanza alle parti vocali e pezzi come ‘The Well’, dove un gruppo di rifugiati si imbatte in una fonte d’acqua contaminata, e ‘Winter’s Embrace’ sapranno regalare varietà agli incubi degli appassionati del genere. Il disco è stato registrato tra Los Angeles e Denver e del mixaggio si è occupato un nome tutelare come Zack Ohren (Machine Head, All Shall Perish) con uno sguardo evidente al mercato europeo. I mezzi perché la visione malsana di Trevor Portz, il suo lato più progressive si esprime negli Ashen Horde, si espanda ulteriormente ci sono. Molto dipenderà dalla capacità del gruppo di accrescere la propria attività live.