Il confine tra musica progressive e metalcore viene solcato da diversi anni dal gruppo di Alex Ballew e Jesse Cash, capace di spingersi, release dopo release, a vette qualitative sempre più elevate. La prima svolta è arrivata con ‘Impulse’ e le date dal vivo assieme a Upon A Burning Body e Born Of Osiris e la seconda con la firma del contratto per Sumerian. Adesso gli Erra sono sotto UNFD, etichetta tra gli altri di Banks Arcade, Thornhill e Invent Animate, e con l’omonimo disco di tre anni fa ed il presente ‘Cure’ il salto qualitativo è stato evidente. Il guitar work è eccezionale e ogni singolo strumento viene esaltato in fase di mixaggio come se fosse il più importante. A dispetto di un profilo tecnico tanto esuberante, il suono degli americani non risulta però mai asettico e l’alternanza di voci, unita ai continui breakdown ed a groove esasperati, rende l’ascolto coinvolgente. Alcuni passaggi sono ultra-moderni ed in linea con le ultime uscite di Northlane o Architects, altri invece appaiono più legati alle origini, anche se non si percepisce mai uno sguardo rivolto al passato. Al contrario ‘Cure’ segna l’abbattimento di una nuova frontiera per la musica estrema e che con pezzi come ‘Idle Wild’ e ‘Past Life Persona’ ha tutto per aggredire con ferocia le playlist di settore.