Si può imputare di tutto a Glen Benton, ma non che abbia fallito nel mantenere coerente la sua proposta in tutti questi anni. A dispetto della lingua biforcuta in copertina, le dichiarazioni non sono più blasfeme e controverse come un tempo (anche se ‘Bury Your Cross.. With Your Christ’ è un titolo che non ammette cattive interpretazioni), anche perché con i social rischierebbe di passare davvero qualche guaio; in ogni caso sono sufficienti pochi minuti di ‘Banished By Sin’ per renderci conto che questo è il death metal che vogliamo ascoltare (non su Spotify per carità..). Freeddo, brutale, aggressivo ma non come tanti dischi di oggi che sembrano finti e di plastica. L’aggressività che si cela dietro al successore di ‘Overtures Of Blasphemy’ è quella primordiale che si percepiva nei capisaldi del genere. Anche l’aria, malsana e squarciata da improvvise fughe strumentali iperboliche (‘From Unknown Heights You Shall Fall’ e la title track), è quella della Florida dei primi anni ‘90 e tutto il resto non conta. Il nuovo chitarrista Taylor Nordberg, lo ricordiamo negli Eye Of Purgatory e nei Wombbath ma anche con i Soilwork dal vivo, ben figura e Steve Asheim, l’unico ad aver sopportato le bizze del leader fin dal lontano 1987, è il solito mostro dietro le pelli. Le tracce più significative in scaletta sono senza dubbio ‘Sever The Tongue’ e ‘A Trinity Of None’, ma l’intero full lenght garantirà agli appassionati un’immersione nel loro sound preferito. Non siamo ai livelli di ‘Once Upon The Cross’ e sarebbe stupido pretenderlo. Col supporto di Reigning Phoenix Music – etichetta tra gli altri di Amorphis, Opeth e Meshuggah – questi Deicide potrebbero però tornare a fare parecchio male dal vivo e guadagnare ulteriore credibilità in una scena che ha costante bisogno di aggrapparsi ai propri punti di riferimento.