Un debutto discografico convincente quello del trio umbro che, dopo aver pubblicato i singoli ‘Traversata’ e ‘Materiale Rituale’, si chiedono chi siano o cosa siano gli ‘Altri Oltre’. Una bella domanda soprattutto perché la risposta non verrà in alcun modo suggerita da liriche o parti vocali, anche se nella presentazione del disco si legge che “gli ostacoli del vostro ordinario saranno solo un lontano ricordo”. La band infatti è totalmente strumentale e mischia tra loro generi come garage rock, psichedelia, funk ed un pizzico di jazz. A tratti pare di ascoltare una versione asciutta e magnetica dei primi Fast Animals And Slow Kids ma senza dubbio gli Pseudo Proto Post non si sono messi in testa di copiare qualcuno oppure di puntare al grande pubblico. Le loro suggestioni strumentali, mixate da Walter Lanzara, poggiano su chitarre taglienti, tanto groove e divagazioni melodiche capaci di aprire la mente di chi si pone all’ascolto a nuovi punti di vista, impulsi e visioni concrete. Oltre ai brani succitati, ‘Tranello 3’ e ‘Il Principiante’, il pezzo più lungo in scaletta con i suoi sei minuti e mezzo di durata, danno la misura delle emozioni che i ragazzi possono regalare dal vivo e sarà proprio nei locali che ancora mantengono accesa l’attività live nel nostra disastrata penisola che dovranno confermare gli ottimi spunti espressi in ‘Altri Oltre’.