-Core
The Return Of Tomorrow
Fu Manchu
At The Dojo Records
Pubblicato il 19/07/2024 da Francesco Brunale
Songs
01. Dehumanize
02. Loch Ness Wrecking Machine
03. Hands Of The Zodiac
04. Haze The Hides
05. Roads Of The Lowly
06. (Time Is) Pulling You Under
07. Destroyin’ Light
08. Lifetime Waiting
09. Solar Baptized
10. What I Need
11. The Return Of Tomorrow
12. Liquify
13. High Tide

Tra gli ultimi duri e puri della scena stoner più tradizionale ed integralista non possiamo non citare i mitici Fu Manchu, band che nel corso della propria storia ha visto transitare al suo interno gente che aveva fatto parte anche dei padri del movimento come i Kyuss, tra cui l’immenso Brant Bjork. Dopo sei anni di silenzio, gli americani ritornano con un nuovo lavoro che non aggiunge e non toglie nulla di quanto sia già a nostra conoscenza. “The Return Of Tomorrow” è un album in cui si respira l’aria del deserto, mescolata con la crudezza delle chitarre tipiche dello stoner dei summenzionati Kyuss. Del resto, basta l’opener “Dehumanize” per rendersi conto di come tutto sembra sia rimasto fermo ancora ai primi anni novanta. Chitarre compresse, coppia ritmica solidissima e bomba al vetriolo servita a chi, tuttora, è legato a certe sonorità. Il disco, sostanzialmente, ha queste linee guida, sebbene siano sparse qua e la delle gemme diversificate come il liquido strumentale finale “High Tide” o la malinconica “Lifetime Waiting” che nella seconda parte paga dazio agli Alice In Chains. Per il resto il gruppo viaggia con quello che si suol chiamare pilota automatico. “Haze The Hides” è puro omaggio ai soliti e immensi Black Sabbath del periodo “Master Of Reality”, mentre “Destroyin’ Light” deflagra in modo portentoso quando si arriva al fatidico ritornello. Probabilmente manca il singolo apripista, da passare in radio o in Tv, ma la storia dei Fu Manchu è da sempre caratterizzata da questa specie di distonia che ha con la parola successo. Non sia mai cacciare una canzone che possa essere ricordata da qui a trent’anni! Probabilmente è proprio per questo che piacciono ai fan più duri e puri che, magari, hanno in antipatia proprio i Queens Of The Stone Age per aver raggiunto la fama su larga scala mondiale. Ad ogni modo, in questo nuovo disco non manca nulla di quello che già si sapeva su di loro. Probabilmente l’unica eccezione che conferma la regola è data dall’ipnotica “What I Need”, un viaggio liquido verso gli anni settanta, dove sole e melodia si sposano alla perfezione e vanno all’altare della bellezza a braccetto come due fidanzati alla ricerca dell’amore eterno. 

Songs
01. Dehumanize
02. Loch Ness Wrecking Machine
03. Hands Of The Zodiac
04. Haze The Hides
05. Roads Of The Lowly
06. (Time Is) Pulling You Under
07. Destroyin’ Light
08. Lifetime Waiting
09. Solar Baptized
10. What I Need
11. The Return Of Tomorrow
12. Liquify
13. High Tide
Fu Manchu
From USA

Discography
1994 - No One Rides for Free
1995 - Daredevil
1996 - In Search Of...
1997 - The Action Is Go
1998 - Return to Earth 91-93
1999 - Eatin' Dust
2000 - King of the Road
2002 - California Crossing
2004 - Start the Machine
2007 - We Must Obey
2009 - Signs of Infinite Power
2014 - Gigantoid
2018 - Clone of the Universe
2024 - The Return Of Tomorrow