Tutto volge al termine, come si legge a grandi lettere all’inizio della presentazione di questo live album, e la nuova release di Reaper Entertainment (Tankard, Memoriam) desidera essere un omaggio sincero alla carriera di Mike Howe e di un gruppo che ha fatto la storia del thrash. “La lprova vivente che, anche se tutti gli idoli alla fine cadono, la loro eredità continua a vivere. Attraverso tutti noi.” In un modo o nell’altro è questo il messaggio della registrazione risalente all’agosto del 2019. Nel Club Citta di Kawasaki, città tristemente nota per i bombardamenti statunitensi durante la seconda guerra mondiale, Mentre attendiamo la nuova prova in studio, con Marc Lopes al microfono, sentire la voce di Mike Howe misurarsi come ai bei tempi con classici come ‘Human Factor’, ‘Beyond The Black’ e ‘Badlands’ fa bene al cuore. Notevoli anche le prove del chitarrista Kurdt Vanderhoof e del batterista Stet Howland, ex-W.A.S.P. mentre il resto dei membri suona un po’ stanco, così come quattro-cinque pezzi nettamente sotto tono. Pensare che i Metal Church dal vivo cinque anni fa potessero esprimere qualcosa di assimilabile alla furia heavy degli anni ‘80 sarebbe ridicolo e proprio per questo ‘The Final Sermon’, tra l’altro neppure mixato in maniera impeccabile, deve essere visto come un tributo e poco più. In fondo il metal è una famiglia.