Jónsi dei Sigur Rós, con ‘First Light’, scrive un’altra pagina incredibile della sua storia e lo stesso giorno esce nei negozi una nuova opera a cura del compositore IDM britannico, definita un'epopea cerimoniale di quarantuno minuti costruita su subwoofer cavernosi, ritmi ipnotici e un gioco melodico trascendente. ‘Ritual’ è nato da una traccia composta per un progetto chiamato Dreamachine. Dreamachine e rappresenta la controparte cinetica di ‘Music For Psychedelic Therapy’. È stato originariamente concepito attraverso un progetto di ricerca e sviluppo e presentato da Collective Act, nell'ambito di Unboxed: Creativity in the UK. Sono sufficienti pochi minuti per rendersi conto del contrasto aperto tra l’oscurità e la profondità delle atmosfere e la leggerezza col quale questo manipolatore elettronico, sound designer e produttore visionario passa dalla musica d’ambiente alla techno sperimentale senza mai tradire la devozione per l’arte contemporanea e la filosofia in cui crede fortemente. In ‘Ritual’ infatti non c’è spazio per concessioni commerciali, sebbene il materiale sia ballabile e adatto agli ascolti di oggi. ‘palace/illusion’ e ‘solar goddess return/dissolution’ sono passaggi da brividi in un contesto architettonico in grado di mettere in crisi qualsiasi vostra conoscenza musicale. Strutture melodiche micidiali racchiuse in contorni robotici essenziali e travolgenti. Un rituale cosmico, lesivo per la mente, nel quale ho trovato comunione di intenti anche con quell’altro genio che è Ryan Lee West, conosciuto da tutti come Rival Consoles.