Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Uno dei detti più popolari si presta benissimo a descrivere la carriera della band di Justin Greaves, un tempo negli Electric Wizard, che ha saputo evolvere il suo approccio al post-rock ed alla musica progressive in un contesto sempre più macabro e dark. Non a caso la copertina di questa release, prima parte di un doppio album chiamato a celebrare una carriera che ormai dura da diversi anni, è in bianco e nero e non concede molto all’apparenza. A realizzarla è stato Thanasis Stratidakis di Erebus Art e la scaletta è composta di otto brani del passato, a testimonianza di un’etica e di un’estetica di oltre due decenni con canzoni che risalgono addirittura a ‘Goodnight Europe’ del 2007 e sono state rimesse a nuovo da Greaves e dalla sua compagna d’avventura Belinda Kordic. La versione di ‘You Put The Devil In Me’ farà saltare per aria Nergal (Me And That Man) e Jerome Reuter (Rome) mentre ‘Song For The Unloved’ e ‘Blizzard Of Horned Cats’ danno la misura tecnica di un progetto al quale hanno contribuito vari turnisti e amici tra i quali il tastierista Kostas Panagiotou, il chitarrista Andy Taylor e i cantanti Ryan Patterson e Justin Storms. L’idea è sempre quella di un collettivo e il fervore cinematico delle nuove registrazioni esalta il potere comunicativo viscerale del leader, capace di dipingere atmosfere epiche senza smarrire la concretezza e la potenza delle sue prime esperienze nell’ambiente musicale. In ogni caso non scindibile dalla seconda parte, ‘Horrific Honorifics Number Two’, di cui vi parlerò a breve.