Il 2024 si è rivelato un anno di grandi cambiamenti per i rockers nostrani Lionville. Da qualche tempo hanno annunciato l’ingresso in pianta stabile del cantante scandinavo Alexander Strandell (già in forza agli Art Nation) ed ora per chiudere il bisestile in bellezza si sono concessi l’uscita della propria ultima fatica, dal titolo “Supernatural”, che si rivela un concentrato di ottimo AOR, come da tempo non si ascoltava da queste parti e non solo. La bellezza di questo platter è ricollegabile al fatto che le canzoni non siano immediate e che, pertanto, crescano con il passare degli ascolti, dandoci l’opportunità di apprezzarle a fondo e di coglierne le varie particolarità di cui sono composte. La voce di Strandell è, poi, bellissma e lo si capisce subito quando si impatta con “Heading For A Hurricane” che ha delle melodie molto ben costruite. Se in “Supernatural” si può apprezzare l’abilità chitarristica di Stefano Lionetti, è in “Gone” che il gruppo fa saltare il banco. Siamo dinnanzi ad un brano che ha delle melodie ariose ed essa si rivela un tuffo al cuore per chi ha apprezzato questo tipo di sound negli anni ottanta. Il ritornello è notevole e Strandell si dimostra un singer semplicemente strepitoso. Per il resto la band viaggia con quello che si definisce il pilota automatico, costruendo un pugno di canzoni incisive a cui non manca proprio nulla. “Nothing Is Over” è un’altra gemma tipica degli anni che furono, mentre “The Storm” è costruita su un possente riff di chitarra che fa da preludio a delle aperture melodiche complicate, ma affascinanti. La produzione, molto ben curata, rende il tutto perfetto e conferisce al lavoro un tono di completezza che ne accresce valore e qualità. Il finale affidato alla maestosa “The One” e alla ballad “Celebrate Our Life” chiude un cerchio perfetto, consegnandoci uno dei dischi AOR più intensi degli ultimi anni.