Il debutto dei bresciani convince a metà soprattutto a causa della produzione davvero piatta. Le idee però ci sono ed in futuro potrebbero essere sviluppate in maniera interessante, regalando al progetto un profilo ancora più internazionale. La scaletta è solida e ricca di pezzi cadenzati, in bilico tra un heavy metal evocativo e influenze gothic rock di fine anni ottanta, con la voce di Fabio Perini che caratterizza molto l’ascolto. Nel caso le sue tonalità basse non vi piacciano, difficilmente amerete il presente ‘Midnight Supremacy’. Se invece siete cresciuti con Sister Of Mercy (‘Miriam (She Wakes Up At Midnight)’ e Mission probabilmente ‘By The Moonlight’, la cui promozione in rete è stata affidata al profondo sguardo della bella Jenna Colombo, e ‘Tears In The Snow’ sapranno conquistarvi. A tratti si percepiscono retaggi di Death SS (‘Eternity’) e Alice Cooper (l’opener ‘The House On The Hill’ sostenuta da una tastiera cristallina e tagliata a metà dall’assolo di chitarra di Andrea Gusmeri), ‘Black Lullabies’ rallenta leggermente i tempi mentre ‘The Dirty Way’ è puro hard & heavy dal grande feeling live. Un sicuro passo in avanti rispetto a quanto proposto con Poisonheart (autori sempre per Sneakout di ‘Till The Morning Light’) e Dreamhunter (i più attenti di voi si ricorderanno di dischi com ‘The Hunt Is On’ e ‘Roll Back’), ma ci sono da aggiustare degli aspetti.