Un black metal dilaniante quello degli inglesi, che trasmettono il loro verbo oscuro fin dalla fine degli anni novanta. Di sicuro non sono i primi della classe e neppure degli innovatori, però in ‘Graveside’, il loro ottavo full lenght, troverete tutto quello di cui avete bisogno se amate il metal estremo e tematiche come il misticismo e la magia nera. Il leader è Kobold, batterista, cantante e tastierista che in carriera ha militato e attualmente militata in numerose formazioni dedite alla malvagità. Tra queste anche gli In The Woods, attesi ad un ritorno stellare, e The Meads of Asphodel, ma è con gli Old Forest che probabilmente la sua creatività ha trovato pace. In questo progetto infatti può muoversi in libertà assoluta tra influenze scandinave e folklore inglese, tra un horror-doom che potrebbe piacere pure ai fan dei Death SS al tipico stile melodico e sinistro che ha fatto la fortuna dei Cradle Of Filth. Rispetto alle release precedenti - compreso ‘Old Thrones (A Darkthrone Tribute)’ che chiarisce al di là di ogni ragionevole dubbio uno dei punti di riferimento assoluti per la band - ‘Graveside’ può vantare una scaletta solida ed un guitar work di maggiore profondità, ad opera di Beleth. Le registrazioni si sono svolte nel West Sussex e gli spigoli della produzione si notano soprattutto nell’iniziale ‘Curse Of Wampyr’ ed in ‘Soil Of The Martyrs’, il cui lato dark si riflette nel quadro scelto per la copertina.