Volete un bel disco di hard rock melodico, pregno di canzoni scritte come si deve, con un cantante di qualità e con delle melodie che si conficcano in testa per bene e che non ne vogliono sapere di uscire dal nostro cervello? Bene, la soluzione c’è e si chiama “Avenger”, ultimo disco dei Wildness. Pur non trattandosi di un capolavoro, quest’album suona benissimo dall’inizio alla fine e ha un pugno di brani che si lasciano ascoltare, a partire dalla titletrack sino alla conclusiva “Walk Through The Fire”. Ci muoviamo in un campo in cui i riferimenti sono gli H.E.A.T., ma anche l’ultimo Jeff Scott Soto, con un’attenzione particolare per la produzione che ha dato origine a dei suoni meno freddi e, soprattutto, più coinvolgenti rispetto alla tonnellata di band che si cimentano in questo genere che tutti credono sia passato, ma che è, in realtà, più vivo che mai. Ed allora, mettendo da parte pregiudizi di ogni maniera, è davvero molto bello lasciarsi coinvolgere da pezzi come l’orecchiabile “Caught Up In A Moment”, dalla radiofonica e “ottantiana” “Poison Ivy” e dalla solidissima “Crucified”. I ritornelli sono tutti tremendamente orecchiabili e lasciano il segno come dimostra l’iniziale “Wings Of Fire” e ciò fa tutta la differenza del mondo, perché in questo modo le canzoni, come accadeva un tempo, potranno essere ricordate anche a distanza di anni. Ecco questo gusto per le melodie, anche zuccherose, sembra che sia stato perso o dimenticato dalla gran parte dei colleghi dei Wildness che basano certe loro proposte sulla quantità e non sulla qualità. Qui, invece, di qualità ce n’è in abbondanza come si può notare quando si arriva ad ascoltare tracce come la velocissima “Stand Your Ground” o come la cadenzata “Eye Of The Storm” che ci riporta indietro con la mente ai tempi in cui i Dokken spopolavano nelle classifiche di mezzo mondo. Tra nostalgia e capacità di saper scrivere canzoni di qualità, possiamo affermare con rigorosa tranquillità che i Wildness hanno segnato un gol d’antologia, piazzando il pallone all’incrocio dei pali.