La situazione politica della Russia e dell’Ucraina impedisce di stilare piani ambiziosi per tutte le formazioni di quell’area, ma ciò non impedisce di pubblicare grandi dischi di metal estremo. Ne è la dimostrazione il sesto full lenght del duo originario di Krasnoyarsk, la terza città per grandezza della Siberia, che ha saputo fondere in maniera impeccabile la tradizione dell’atmospheric black metal con un riflesso del paganesimo moderno ed in generale di come la mutazione, sempre più repentina, del rapporto tra uomo e Natura, sta influenzando negativamente le nostre vite. ‘Nightside’ riparte laddove si era interrotto il discorso sonoro del precedente ‘Frostbitten’, però allo stesso tempo è un disco tutto nuovo, con una produzione di stampo più internazionale e retaggi di ‘Tales Of The Enchanted Woods’, che saranno apprezzati dai fan della prima ora. I gemelli Max “Morbius” Sysoev e Gleb “Vilhelm” Sysoev, entrambi attivi pure con Second To Sun e Ultar, propongono una scaletta decisamente varia nella quale collimano bordate alla Immortal/Dissection, omaggi a Burzum (‘Where We Are Lost’) e Shining (‘Mist And Fog’) ma anche stacchi alla Wolves In The Throne Room (‘Nightside’) e passaggi synthwave. L’impatto di ‘Beyond The Dark Horizon’ e ‘Flight Of The Silver Storm’ è micidiale e, col supporto di Napalm, potrebbero crescere ancora.