Trasformarsi da una piccola realtà underground ad una band di stampo internazionale non è certo un passaggio semplice. Comporta sacrifici, compromessi, difficoltà di vario tipo e soprattutto non è cosa da tutti. Serve un impianto tecnico di assoluto rispetto, lungimiranza, attitudine… Servono le idee giuste e anche un po’ di fortuna. Non solo i Deathless Legacy sono riusciti nell’intento ma hanno nutrito le proprie ambizioni alzando l’asticella sotto ogni aspetto, dal songwriting alla produzione, dalla componente grafica al merchandising, che di recente si è arricchito pure di un interessante gioco di carte. Adesso che il gioco si è fatto duro, esce nei negozi il naturale successore di ‘Mater Larvarum’. Un album che fin dall’inizio risulta attraente per suoni e narrazione, esalta la superba voce di Eleonora e può vantare almeno un paio di arrangiamenti più coraggiosi, tesi ad allargare in maniera ulteriore la fanbase. A pubblicarlo è sempre Scarlet Records, a dimostrazione che i toscani sono rimasti fedeli alle loro radici e non hanno smarrito i propri valori. ‘Damnatio Aeterna’ racconta la storia del demone minore Malchrum, che viene sfidato da Lucifero a intrappolare un prete in un peccato indicibile, assicurandogli così la dannazione eterna. Un viaggio oscuro e provocatorio fedele allo stile distintivo della band e pieno di un'atmosfera di mistero che diventa progressivamente tesa man mano che la storia si dipana. ‘Sanctified’ è un singolo perfetto, che potrebbe raccogliere consensi sulle migliori playlist di settore, ma gli apici a mio avviso sono la title track, ‘Indulgentia Plenaria’ e ‘Mother Of God’. Una garanzia il mixaggio di Simone Mularoni, per un’opera che mi attendo venda parecchio anche fuori dai nostri confini.