Prima come Good Fuck, di cui ricordo l’ottimo esordio omonimo su Joyful Noise, e poi semplicemente con i loro nomi, Tim Kinsella (Joan Of Arc, Cap’n Jazz) e Jenny Pulse (Spa Moans) tornano a collaborare insieme per dieci tracce di pop sperimentale, che sono state registrate avvalendosi della collaborazione di Cooper Crain, ingegnere del suono presso i mitici Electrical Audio di Steve Albini. La stranezza di ‘Open ing Night’, seguito dell’acclamato ‘Giddy Skelter‘, riguarda il fatto che metà dell’album è pensato come una suite di cinque parti catturata in una sola take, che appare come una sorta di dj set. Il duo è arrivato a questa tipologia di approccio dopo un tour svolto col polistrumentista Theo Katsaounis, invitato nell’occasione a suonare chitarra, batteria e synth, e buona parte del materiale è stato registrato nel Salento con Stefano Manca, prima di tornare a Chicago. ‘Sally’ esalta la voce della Pulse, vero nome Jennifer Polus, mentre ‘Love’ e ‘Brutal, The Way You Like’ sono ibridi nei quali troverete di tutto, dal post-punk all’indie rock, dall’avanguardia elettronica all’approccio sfrontato dei Fugazi. Rispetto al lavoro precedente, che aveva visto la collaborazione di vari turnisti con arrangiamenti colorati da flauto, clarinetto e viola, stavolta si è dato sfogo ad una maggiore essenzialità, senza però mai percorrere i canonici binari della musica da classifica. In scaletta spiccano pure ‘Watch And See’, descritta come un’immersione negli archivi degli INXS, e ‘Cracked Factory Wall’. Una visione distorta e inconsueta che quasi sempre permette all’ascoltatore di ricomporre i pezzi e ritrovare la serenità che cerca.