-Core
Hypnotize
System Of A Down
American/Columbia
Pubblicato il 21/11/2005 da mariasiria
Songs
1-Attack
2-Dreaming
3-Kill Rock n Roll
4-Hypnotize
5-Stealing Society
6-Tentative
7-U-Fig
8-Holy Mountains
9-Vicinity Of Obscenity
10-She's Like Heroin
11-Lonely Day
12-Soldier Side
Songs
1-Attack
2-Dreaming
3-Kill Rock n Roll
4-Hypnotize
5-Stealing Society
6-Tentative
7-U-Fig
8-Holy Mountains
9-Vicinity Of Obscenity
10-She's Like Heroin
11-Lonely Day
12-Soldier Side
Cosa aspettarsi, se non il meglio, dai System of a Down? A 6 mesi di distanza da “Mezmerize”, arriva la seconda parte che conclude il discorso iniziato a maggio. Si inizia con una vera bomba, che entra nel cervello e lo martella, difficile da dimenticare. E così prima che la n.1 finisca, sei già li che canti "Attack, attack, attack!". Suoni sempre potenti, la chitarra la fa da padrone, ma specie per la prima parte del cd viene usata una batteria molto più veloce di quella consueta. Il cd scorre via veloce, gli incipit sembrano talvolta riprese dal debutto, ma in fondo questo è il Soad style, diventato negli anni inconfondibile. Daron Malakian ormai alterna il cantato con Serj Tankian, che conferma il sempre più poliedrico uso della sua voce. Sono rimasta anche stavolta senza parole. Non mi sembra giusto dare una mia personale classifica sulle canzoni più belle, ma non posso non commentare lo splendore di “Hypnotize”. I testi sempre politicamente impegnati, e forse un pò più “pessimisti” rispetto agli esordi, “No one’s gonna save us now” , ma il pubblico dei Soad in fondo cerca anche questo. Il prodotto in teoria lontano da risposte commerciali è invece più immediato di quanto ci si aspetti. Diretto e schietto soprattutto nella prima parte, a mio avviso più veloce e immediata rispetto ad un pre- finale meno diretto, ma non per questo meno coinvolgente. Soprattutto nella seconda parte, come in “U-Fig” o “Vicinity of Obscenity”, ci sono nuove scelte musicali, già preannunciate col predecessore “Mesmerize”. A chiudere ci pensano “Lonely day”, brillante lento, e ultima traccia “Soldier side” che dopo aver aperto “Mesmerize” viene qui usato per chiudere circolarmente il cd. Ma, diversamente da quanto aspettassi, “Soldier side” non è la stessa versione, a maggio era stato dato solo il chorus, stavolta c’è la “extended version”, senz’altro più interessante, anche solo per le due voci. La scelta di dividere in due cd un’unica idea, per esigenze di tempo (o commerciali?) viene qui confermata da un album che, senza troppi legami logici, richiama il predecessore. Non soltanto per l’ultima traccia, ma anche per temi e scelte musicali. In fondo non ci deve essere una spiegazione rigorosa affinché un album richiami un altro. Le due tracklist non sono né scontate né banali. Provare per credere: il massimo dell’ascolto si ottiene solo mettendo su “Mezmerize” e, subito dopo, “Hyptotize”. I System Of A Down sono sempre più bravi. Ad ogni album superano il precedente. Semplicemente nient’altro da aggiungere.
System Of A Down
From Armenia/USA

Discography
System of a Down (1998)
Toxicity (2001)
Steal This Album! (2002)
Mezmerize (2005)
Hypnotize (2005)