I Korn sono un gruppo crossover, non metal. Chiunque riuscirà a comprendere questa distinzione e non fermarsi alle mere catalogazioni non potrà che rimanere abbagliato e sbalordito da tanto genio. Quando pubblicarono ‘Untouchables’ al termine di un’evoluzione e di una progressione stilistica inimitabile molti si chiesero in che modo sarebbero mai potuti andare oltre quell’esperienza sonora tanto unica. Cosa sarebbero mai potuti diventare. Adesso abbiamo la risposta. ‘See You On The Other Side’ è un disco che sconvolge l’immagine che abbiamo sempre avuto del gruppo di Bakersfield. Affidata la produzione a The Matrix e Atticus Ross, Jonathan Davis e soci hanno stravolto per l’ennesima volta il loro suono incorporando all’interno detriti industriali, hip hop, new wave, influenze pop ("Open Up") e retaggi nu metal sospinti avanti anni luce laddove qualunque altra band attualmente sta vivendo momenti di profonda crisi compositiva o cercando disperatamente di fuggire da un genere da tempo immobile. Sensazionali come al solito le linee di basso di Fieldy che frusta letteralmente le nuove canzoni ("Coming Undone") permettendo a David e Munky di inserirsi in un contesto più allargato e invasivo rispetto ai singoli strumenti ("10 Or A 2-Way" e "For No One"). Semplicemente divine alcune parti vocali di Jonathan che non si pone ormai più nessun limite lasciando che le melodie più ricercate emergano libere e si trasformino in ritornelli mostruosi come quelli di "Politics" e "Liar" che segnano indelebilmente la nuova era della band per la prima volta senza Head. ‘Throw Me Away’ rilegge quella ‘4 U’ che spezzava l’incedere ossessivo di ‘Issues’ mentre ‘Hypocrites’ e ‘Last Legal Drug’ demoliscono Trent Reznor e il suo decisamente prevedibile presente. Nella corrosiva "Seen It All" cornamuse e archi si intrecciano in un delirio finale dove i Korn raggiungono livelli di musicalità e astrazione che mai avevano toccato in precedenza. Da brividi la conclusiva "Saturated Loneliness (Tearjerker)" con Jonathan Davis in versione Martin Gore che lascia vibrare anche la piu" piccola nota regalandoci in estasi mistica uno dei momenti più ispirati di tutta la sua carriera. La musica è un"emozione che va vissuta sulla propria pelle. I Korn quella pelle la sanno bruciare, corrodere, devastare così come accarezzare e lentamente penetrare. In un mondo dove tutto sembra anche troppo predefinito e scontato, "See You On The Other Side" ci ricorda quanto sia ancora incredibilmente affascinante sperimentare. Welcome to the other side..