Da Olympia, Washington, proviene uno dei gruppi di black metal più credibili e musicalmente interessanti emersi nel corso degli ultimi anni, oltre che in possesso di un nome tale da garantire suggestive immagini e ispirare scenari di natura incontaminata e crudele al tempo stesso. Formati dai fratelli Nathan (chitarra e voce) e Aaron (batteria) Weaver e dal chitarrista Rick Dahlin hanno alle spalle un lavoro di debutto, ‘Diadem Of 12 Stars’, risalente allo scorso anno e rilasciato dalla Vendlus Records, successivamente abbandonata in favore della Southern Lord, che adesso pubblica ‘Two Hunters’. Quattro lunghe composizioni, che alternano passaggi collocabili in un emisfero sonoro bucolico, selvaggio, ambientale oscuro e di derivazione folk pagana, rallentamenti doom e, ovviamente, sfuriate black comunque sempre nell’ottica di produrre un lavoro dove le diverse componenti siano in grado di fluire e confluire le une nelle altre che estrema spontaneità, anche grazie all’ottima produzione di Randall Dunn (Earth, Sunn O))), Boris, Lesbian, ecc.). Si potrebbe parlare di sludge/black atmosferico, epico, avanguardista e potenzialmente derivato da una filiazione bastarda di Neurosis e Bathory intenti a osservare il buio illuminato dalla luna in una foresta con accompagnamento garantito da Ulver e Blut Aus Nord alle prese con un brano post rock, ma non ci permetterebbe di identificare con completezza il sound di Wolves In The Throne Room, formazione che non ha paura di rischiare e concepire suoni grandiosi e immortali. Recuperateli assolutamente, perché sono già immensi, ma stando così le cose potrebbero diventare unici.