-Core
Capitals
Ljungblut
Voices Of Wonder
Pubblicato il 11/12/2007 da Lorenzo Becciani
Songs
01. The Emblem
02. Bipolar Kid
03. Nails Bitten Down
04. Facades
05. Touching A Flame
06. I Still Can't Say I Love You
07. Is There Another Way Out
08. Tinnitis Doll
09. Idoline
10. Ride (It Out Again)
Songs
01. The Emblem
02. Bipolar Kid
03. Nails Bitten Down
04. Facades
05. Touching A Flame
06. I Still Can't Say I Love You
07. Is There Another Way Out
08. Tinnitis Doll
09. Idoline
10. Ride (It Out Again)
L"insostenibile leggerezza di un essere superiore. Questo potrebbe essere il sottotitolo di "Capitals" secondo lavoro in studio nel quale Kim Ljung non si limita più a regalare stralci del suo talento cantautoriale come in "The Other Side Of All Things" ma tenta un approccio nuovo più caldo e ambizioso che lo porta a sconfinare in territori elettronici di grande respiro e "colpevole" immediatezza. L"eco dei maestri del synth-pop, i rimandi a Depeche Mode e Apotygma Berzerk accompagnano lo scorrere di dieci canzoni capaci di toccare l"animo e risvegliarlo dal caustico torpore con la seducente voce di Ljung che incrocia quella di Eva Weel Skram ("Facades") o il violino di Hege Rimestad (la conclusiva "Ride"). Insieme a lui anche Noralf Rothi, Dan Electro e Sverre Oksoff per dare un corpo maggiore a una manciata di canzoni che vogliono produrre un effetto tangibile da tutti. "Capitals" ha lo straordinario potere di attrarre e creare distacco allo stesso tempo, pare rapirti e poi subito dopo allontarti come in preda a una crisi emotiva. Abbandonatevi "Is There Another Way Out", "Idoline" e ancora sfuriate romantiche in uno sfondo ossessivo di sintetizzatori e chitarre acustiche che respirano futuro ("The Emblem"). Seigmen, Zeromancer, Ljungblut e il cerchio sembra chiudersi forse per la prima volta.
Ljungblut
From Norvegia

Discography
Ljungblut (2005
Capitals (2007)
Over Skyene Skinner Alltid Solen (2011)
Ikke Alle Netter Er Like Sorte (2016)
Villa Carlotta 5959 (2018)