E" con piacere e ammirazione che sono a parlarvi del ritorno di uno dei gruppi più maturi e intelligenti che possiamo vantare di possedere. "The Art Of Revenge" segna un ulteriore passo avanti nella carriera di una band che ha dimostrato di non intendere lasciarsi coinvolgere nella melma della mediocrità proseguendo un percorso a carattere totalmente personale nell"elettronica futurista che siamo lieti di assaporare in questi tempi confusi. Il miglior pregio degli XP8 è quello di essere immediatamente distinguibili in una scena vicina alla saturazione. Sembrerà poco ma non è così specialmente quando le canzoni di "The Art Of Revenge" cominceranno a scorrere e vi ritroverete affascinati senza mai provare noia o rimanere assuefatti. A tutto questo contribuisce la produzione di Krischan Wesenberg (Rotersand) che si è allontanata in modo deciso da precedente di Sebastian Komor inevitabilmente troppo vicina alle release degli Icon Of Coil. L"inizio è di quelli esplosivi con "Juggernaut" e "Our Time" poi col passare dei minuti il disco vive di momenti trascinanti devoti alla trance moderna o alle recenti evoluzioni di un genere apparentemente immobile come il synth pop e altri più elaborati e profondi. "Your Nature" e "Cracked" altri due pezzi da non perdere in un contesto generale superbo che rende merito ancora una volta agli XP8 e al loro coraggio.