-Core
Egodrive
Deflore
Subsound Records - Andromeda
Pubblicato il 02/03/2008 da Roberto Michieletto
Songs
01 - Evil Whales
02 - Egodrive
03 - Servo
04 - Saturazione
05 - Il Techno Re
06 - Contesto
07 - No Air
08 - Megaphono
09 - S-zwein
10 - Signal
11 - Argento 930
12 - Ferox
Songs
01 - Evil Whales
02 - Egodrive
03 - Servo
04 - Saturazione
05 - Il Techno Re
06 - Contesto
07 - No Air
08 - Megaphono
09 - S-zwein
10 - Signal
11 - Argento 930
12 - Ferox
Avevo avuto modo di incrociare i Deflore nel 2006, quando feci parte della giuria del Premio Avanguardia Italiana, a cui parteciparono con il disco di debutto ‘Human Indu[b]strial’. Mi colpirono in maniera rilevante e li votai sino a quando furono in gara, poi i restanti membri della giuria optarono per altre band e mi vidi costretto a soccombere, però quel nome mi rimase impresso nella mente. Adesso si ripresentano con il secondo lavoro e ho così l’opportunità di parlare di una formazione, che vive nella santificazione della compenetrazione ripetuta tra chitarra, basso e apparecchiatura elettronica/programmata, dal che è possibile far scaturire diverse definizioni e portare a galla riferimenti vari (a livello di fonti di ispirazione), sebbene sia più rilevante evidenziare come il duo composto da Christian Ceccarelli ed Emiliano Di Lodovico sia riuscito a sviluppare un sound che ha quale caratteristica rilevante quella di mutare pelle musicale, pur facendo leva su strutture e sonorità che rientrano in un contesto preciso. Nella fattispecie parliamo di un metal industrial, che sa essere sempre ipnotico e ragionato, preferibilmente intento a sviluppare un groove solido e appagante. Inoltre non disdegnano di affrontare tematiche che oserei definire di natura post rock malinconica e granitica rivisitate in chiave ritmica elettronica e meccanicistica, così come non sono immuni da ascendenze psichedeliche alla Chrome, il che non è elemento da sottovalutare, anzi. Infine i Deflore dimostrano di saper comporre canzoni rilevanti e in un simile contesto è il particolare che fa la differenza. Poi aggiungiamo che l’artwork è di Petulia Mattioli, che in ‘Argento 930’ si fanno supportare da Erol Unala di Apollyon Sun e Celtic Frost e che il mastering è stato affidato alle mani sapienti di John Golden (Neurosis, Primus, Sonic Youth, High On Fire, ecc.), però innanzitutto diciamo che i Deflore sono grandiosi.
Deflore
From Italia

Discography
Human Indu[b]strial (2005)
Egodrive (2008)
2 Degrees Of Separation (2010)
Spectrum: Epicentre (2017)