-Core
L’Autrichienne
Jucifer
Relapse Records/Masterpiece
Pubblicato il 08/04/2008 da Roberto Michieletto
Songs
1. Blackpowder
2. Thermidor
3. To Earth
4. Deficit
5. Champ De Mars (US2640873104)
6. Fall of the Bastille
7. To the End
8. Armada
9. L'autrichienne
10. Behind Every Great Man
11. October
12. Birds of a Feather
13. Traitors
14. The Law of Suspects
15. Noyade
16. The Mountain
17. Window (Where the Sea Falls Forever)
18. Fleur De Lis
19. Procession a la Guillotine
20. Coma
21. The Assembly
Songs
1. Blackpowder
2. Thermidor
3. To Earth
4. Deficit
5. Champ De Mars (US2640873104)
6. Fall of the Bastille
7. To the End
8. Armada
9. L'autrichienne
10. Behind Every Great Man
11. October
12. Birds of a Feather
13. Traitors
14. The Law of Suspects
15. Noyade
16. The Mountain
17. Window (Where the Sea Falls Forever)
18. Fleur De Lis
19. Procession a la Guillotine
20. Coma
21. The Assembly
Sapete cosa ha detto il buon Michael Stipe a proposito dei Jucifer? “Imagine a very loud and aggressive Southern gothic version of P.J. Harvey”. Per la serie: non è poi così scontato che il successo dia alla testa, perché se è in grado di tirare fuori una definizione di questo tipo significa che ci sta ancora dentro. E dentro, metaforicamente parlando, ci stanno di sicuro i Jucifer, che da quando - due anni or sono - fuoriuscirono, grazie al contratto con la Relapse, da un anonimato sin troppo indipendente, che non aveva consentito loro di emergere come poi hanno dimostrato di meritare, si sono costruiti una reputazione di primissimo ordine, adesso confermata con la pubblicazione del nuovo lavoro. ‘L’Autrichienne’ è disco che sviluppa un concept incentrato sulla rivoluzione francese e si focalizza in principal modo sulla figura della regina Maria Antonietta, ma è soprattutto un’opera immane (ventuno brani per oltre settanta minuti di durata complessiva), grazie alla quale la band di Athens (Georgia) si mette in luce in un panorama musicale sempre più restio a proporre gruppi veramente significativi. E il duo formato dalla cantante e bassista G. Amber Valentine e dal batterista G. Edgar Livengood ha così modo di imporsi con merito. Quasi impossibili da descrivere, vista la molteplicità delle forme espressive contemplate e utilizzate, che comprendono folk, sludge, punk, rock, metal, avantgarde, pop (un paio di canzoni sono sublimi in tal senso), noise, gothic, doom, shoegaze e un sentire emotivo aspro e dolce al tempo stesso che sa di Swans. Imprevedibili, pur se rigorosi nel mantenere una propria identità stravagante, ma seria dal punto di vista strumentale e creativo. Tra acustico ed elettrico, celestiale e brutale, delicatezza femminile e intensità animalesca, sogno e realtà, melodia e abrasione, spiritualità e carnalità. Sicuramente ambiziosi. Definitivamente bravi
Jucifer
From Usa

Discography
Calling All Cars On The Vegas Strip (1998)
I Name You Destroyer (2002)
If Thine Enemy Hunger (2006)
L’Autrichienne (2008)