Sarà l"immagine epica e fiera della ormai vecchiotta Doro Pesch che farebbe sorridere anche se le canzoni in questione fossero inascoltabili oppure una certa vena nostalgica che tende a gonfiarsi ancora di più pensando alle sciatterie moderne ma non ce la faccio proprio a parlare male di questo disco. "Fear No Evil" ha il pregio e difetto allo stesso tempo di suonare totalmente anacronistico, con testi al limite del ridicolo e una produzione pulita e potente fatta apposta perché l"album sia destinato a numerose riproduzioni durante la guida. Anche se venticinque anni di carriera non sono certo pochi e il presente viene annunciato come il probabile ultimo lavoro in studio la cantante non sbaglia un colpo inserendo uno dopo l"altro pezzi dal grande respiro epico e completamente devoti alle divinità dell"hard rock e del classic metal. Inutile dire che dopo qualche minuti il rischio di annoiarsi c"è eccome ma in un modo o nell"altro la regina del metal sa come farsi rispettare. Oltre alle già conosciute "The Night Of The Warlock", "Celebrate" e "Herzblut" segnalerei "On The Run" che ricorda in modo imbarazzante la celebre "Radar Love" dei Golden Earring, "Walking With The Angels" che vede la partecipazione di Tarja Turunen e infine "I Lay My Head Upon My Sword" che potrebbe benissimo far parte del prossimo disco dei Manowar. Joe Taylor e Oliver Palotai si dividono in maniera egregia le parti di chitarra mostrando la solidità e l"efficacia della formazione. Se per voi un disco del genere ha ancora un senso vi divertirete eccome.