Dopo un debutto molto buono e in seguito rivalutato ma soprattutto l"eccellente seconda fatica in studio intitolata "Slania" molti avevano già gridato al miracolo. In effetti nel panorama folk metal qualche nome veramente fresco mancava ma credo di non sbagliare affermando che il grande clamore che sta nascendo attorno agli Eluveitie non sia da ricondurre a motivi esclusivamente trendistici. Per quanto certe sonorità siano tornate di moda e abbiano un riscontro notevole in questo momento particolare del mercato vedo la figura degli svizzeri costruirsi a poco a poco come fece quella degli In Extremo una decina di anni fa. Non si tratta di stile quindi ma di urgenza espressiva e talento nell"utilizzare la strumentazione tradizionale e l"idioma antico. "The Arcade Dominion" è un passo in avanti notevole rispetto al disco precedente come produzione e arrangiamenti e piace la mossa del gruppo guidato da Chrigel Glanzmann di privilegiare sonorità acustiche per non essere più catalogato sotto l"elgida di un genere ormai inflazionato e poco creativo. Gli Eluveitie sono molto di più e appare a me impossibile segnalare una canzone invece di un"altra tanta è la compattezza e l"assoluto livellamento verso l"alto della loro proposta. Lasciatevi travolgere dai loro riti pagani e vi ritroverete mezzi nudi in una foresta sconosciuta a cantare in gallico i mirabili stornelli.