1. Survive2. I Won't Tell You3. Not Enough4. I'm Not Afraid5. I Like It6. Underdog7. The Pain8. Spellbound9. Wide Awake10. The Maze11. Unchained12. Shallow Life
Songs
1. Survive2. I Won't Tell You3. Not Enough4. I'm Not Afraid5. I Like It6. Underdog7. The Pain8. Spellbound9. Wide Awake10. The Maze11. Unchained12. Shallow Life
L"ascesa dei Lacuna Coil rimane sempre motivo d"orgoglio per il popolo di casa nostra, dimostrando come, pur provenendo dal nulla, si possa scalare le classifiche statunitensi e conquistare i diffidenti americani pubblicando lavori di notevole qualità. "Shallow Life" è il loro quinto lavoro in studio e si colloca esattamente alla fine di un percorso di maturazione ed evoluzione sia dal punto di vista sonoro che dal punto di vista stilistico. Un cambio di rotta preannunciato da tempo ma che non intacca la potenza della band milanese e la grande carica che da sempre li porta avanti. "Shallow Life" è insomma la tappa di un cammino che ha abbandonato ogni influenza gothic, ha ripulito la faccia del proprio metal accantonandolo per un buon disco vicinissimo all"heavy rock che strizza l"occhio alle emittenti specializzate e al mercato discografico ma che essenzialmente si conferma un lavoro di altissimo livello ed è addirittura una scelta coraggiosa. Una voce incisiva e meravigliosa come quella di Cristina Scabbia ancora una volta si dimostra in grado di accompagnare alla perfezione quella di Andrea, sempre meno ruvida ma che non perde aggressività. La grande carica dei riff e la precisione millimetrica nel suonare non cambiano, la bravura che li ha portati al successo resta salda e si sente in tracce come "Spellbound", "Survive" e "Wide Awake". Anche nel caso "I Like It" nonostante si sfiorino le sonorità pop, tutto è orchestrato con un"intelligenza musicale raffinata, dove prima di tutto vengono gli arrangiamenti e il songwriting. Un"alone più denso ed oscuro pervade "The Pain" e "Underdog", in caso qualcuno si dimentichi da dove provengono e quanto può essere d"impatto il loro sound. Oltre al marchio inconfondibile dei Lacuna Coil, la presenza di Don Gilmore (Linkin Park e Avril Lavigne - nel bene e nel male) incide senza dubbio sull"omogenità del disco, eliminando tutte le divagazioni per rendere ogni traccia diretta e potenzialmente adatta a diventare un singolo. Un album dall"ascolto facile, ma questo non ne implica banalità e povertà nei contenuti e il titolo ironico viene da sè. Sicuramente un disco che li lancerà in alto e li trascinerà tra i grandi nomi del metal mainstream, ma a differenza di tanti altri, se lo meritano.