La storia degli Overkill è scritta da tempo e non sarà certo un disco di valore in più a cambiarla. Premesso questo "Ironbound" rappresenta un magnifico manifesto di coerenza musicale in tempi di recupero esagerato di sonorità thrash e considerato che la band di Bobby “Blitz” Ellsworth e D.D. Verni ha scelto di festeggiare il venticinquesimo anniversario dalla release di "Feel The Fire" con un memorabile tour mondiale l"appuntamento si preannuncia davvero imperdibile. Il sodalizio con Nuclear Blast e Peter Tägtren (Hypocrisy, Pain) che si è occupato del mixaggio ha prodotto dieci canzoni esaltanti e stupendamente retrograde. Solamente le iniziali "The Green And Black" e "Ironbound" costituiscono quindici minuti di thrash metal old school spinto alla massima velocità con assoli di chitarra lancinanti, frequenti cambi di ritmo e livelli di potenza inaudita. La sensazione è quella di trovarsi di fronte alla corrosiva miscela di "Taking Over", "And Justice For All" dei Metallica e "Painkiller" dei Judas Priest, di sentire le grida assassine di Blitz rimbombare per tutta la stanza o le corde lacerate da Dave Linsk a pochi centimetri dalla vostra testa. "The Goal Is Your Soul" riporta alla mente l"aggressività controllata di "Immortalis" mentre "Endless War" "The Head And Heart" sono due brani chiaramente già pronti per essere gettati tra le braccia del pubblico incuranti dei limiti di decibel previsti. Infine "Killing For A Living" potrebbe essere la colonna sonora perfetta per le immagini riguardanti gli Overkill tratte dal documentario "Get Thrashed" di cui abbiamo parlato in maniera esauriente su queste pagine. Una vita devota al thrash e all"amore dei propri fans che non ci stancheremo mai di celebrare.