Un doppio dal vivo dal titolo, diciamolo, scoraggiante per una delle band più sfortunate del pianeta. In tanti anni di carriera infatti i Fates Warning hanno firmato tra le pagine più belle del progressive metal, influenzando le giovani band ma non riuscendo ad ottenere il successo commerciale che meritavano e che invece ha premiato i Dream Theater di John Petrucci. Nel primo cd viene ‘ritoccato’ dal vivo il loro ultimo capolavoro, ‘A Pleasant Shade of Gray’, nell’altro i loro successi più famosi come ‘The Eleventh Hour’, ‘Point of View’ e la conclusiva ‘We Only Say Goodbye’ dall’immenso ‘Parallels’ e l’incredibile ‘At Fates hands’ da ‘Perfect Simmetry’ (che vedeva le dolci mani di Kevin Moore ‘ballare’ sul piano). Devastante ‘Prelude to ruin’ con Mark Zonder e Joey Vera (Armored Saint e Tribe After Tribe) che ingaggiano un duello senza fine . Non serve spendere parole sul talento chitarristico di Jim Matheos (fantastico in ‘Monument’ da ‘Inside Out’)e sull’immensa voce di Ray Alder che regala emozioni a valanga nei dodici momenti di ‘A Pleasant Shade of Gray’. La loro scelta coraggiosa di scappare dai soldi facili e dal tradimento commerciale ha spinto i Fates Warning a irrigidirsi sempre più e a pubblicare complessi tesori da possedere assolutamente . Dopo la raccolta ‘Chasing Time’ potete ‘indossare’ i loro gioielli più belli dal vivo su ‘Still Life’. Monumentale…