01. In Through the Eye 02. Baptism of Fire 03. Mortify 04. Hollow Mountain 05. Mother's Revenge 06. Downward Spiral 07. Shadow Monument 08. Burden 09. Denier 10. Spiritual Void
Songs
01. In Through the Eye 02. Baptism of Fire 03. Mortify 04. Hollow Mountain 05. Mother's Revenge 06. Downward Spiral 07. Shadow Monument 08. Burden 09. Denier 10. Spiritual Void
Abbiamo sorpreso con i nostri occhi ingenui Brent Hinds dei Mastodon e J.D. Cronise dei The Sword prendere letteralmente di peso l"Ozzy Osbourne di "Iron Man" e "War Pigs" e scaraventarlo sui palchi di oggi in una veste più interessante di quella di "Scream". Adesso è il turno di Olav Iversen dei Sahg che danno alle stampe un terzo lavoro in studio di somma consistenza. In pochi anni il quartetto norvegese è riuscito a ritagliarsi uno spazio significativo nei territori di confine tra stoner e doom. La loro evoluzione prosegue inesorabile mantenendo intatta la freschezza del debutto e riuscendo a superare in originalità lo stuolo di arrangiamenti di "II". Il risultato sono dieci tracce strepitose, prodotte insieme a Herbrand Larsen e Ice Dale degli Enslaved, tra le quali emergono "Mother"s Revenge" e "Shadow Monument" impreziosite dalla stratosferica performance della voce dei Manngard. In quel di Bergen sono nate ruvide progressioni melodiche come "Baptism Of Fire", "Hollow Mountain" o "Denier" che sfoggiano il desiderio di crescere senza porsi alcun limite pur mantenendo un forte legame con la tradizione rappresentata da Black Sabbath e Pentagram. Qualcuno di voi dirà che abbiamo un occhio di riguardo per Indie Recordings visto come abbiamo promosso Shining e Kvelertak prima di questo gioiello. Mi auguro che il divario stilistico presente tra i gruppi citati vi spinga a credere al mio umile giudizio e godere in modo copioso di tale generosità sonora.