Il nuovo album dei MESSA, The Spin, è fuori ora su Metal Blade Records con distribuzione Audioglobe per l'Italia.
Superato il loro decimo anniversario nel 2024, i MESSA fanno un ulteriore passo in avanti con il loro maestoso quarto album The Spin, che accompagna gli ascoltatori in un viaggio mozzafiato attraverso i cieli spalancati della loro immaginazione e in un paesaggio avvincente di stati d'animo, colpi di scena e stili. Fondato sul suono della band autodefinito "scarlet doom", The Spin sale, scende, cova, morde, conforta e distrugge, mentre risuona sia con la magia istintiva che con il lavoro ossessivo e concertato. Dopo aver illuminato l'underground con un trittico di dischi distintivi e meravigliosi - Belfry del 2016, Feast For Water del 2018 e Close del 2022 – i MESSA sono pronti per la serie A.
La maestria dei MESSA risuona nell'elegante architettura dell'album, assemblato con cura e amore. Scritto in sei settimane di sessioni quotidiane in una bellissima villa del '500 vicino alla loro città natale Bassano Del Grappa (VI), i MESSA hanno applicato standard scrupolosamente elevati all'intero processo, anche sfidando se stessi a cambiare il loro modo di lavorare. "Quando abbiamo registrato Close nel 2021, volevamo essere tutti insieme nella stessa stanza", spiega la band. "Questa volta abbiamo deciso di fare il contrario e abbiamo registrato in luoghi e tempi diversi. Questo album ha visto un sacco di riarrangiamenti dello stesso materiale al fine di realizzare un lavoro coerente dall'inizio alla fine. Abbiamo anche cercato di far funzionare le canzoni con una struttura minima, cercando di non ripeterci troppo, applicando una semplice regola: se senti la stessa cosa due volte è sufficiente. Tre volte? Diventa noioso".
Il suono caratteristico dei MESSA assorbe influenze dal jazz e dal blues, dal punk e dal prog, dal black metal e dal dark ambient, ma il loro sperimentalismo ha risultati straordinariamente fluidi e curati. The Spin incorpora un nuovo elemento, interpolando un'atmosfera goth rock anni '80 in modo sanguigno. "Non ci piace ripeterci e cerchiamo costantemente di trovare un nuovo linguaggio mantenendo la nostra identità", sottolinea la band. "Questa volta ci siamo addentrati in un territorio che non avevamo mai esplorato prima, ovvero gli anni '80. Siamo consapevoli che molte band prima di noi si sono ispirate a quell'epoca, ma noi abbiamo deciso di essere incauti e lasciarci andare. Non facciamo in alcun modo parte della "scena dark". L'influenza di questo disco guarda al primo goth rock/dark wave piuttosto che alle successive emanazioni del genere". Oltre ai Sisters Of Mercy e ai Virgin Prunes, la band cita i dischi di Killing Joke, Mercyful Fate, Jimmy Page, Journey, The Sound, Boy Harsher e Vangelis come influenti per la creazione di The Spin.
The Spin è stato in parte registrato, prodotto, mixato e masterizzato da Maurizio "Icio" Baggio, l'assolo di tromba in "The Dress" è di Michele Tedesco, il synth in "Fire On The Roof" è di Andrea Mantione (Nuovo Testamento), e l'opera d'arte in copertina è di Nico Vascellari (Uroboro, 2023. Nero Portoro marble, tire. 57 x 57 x 10 cm).
Qui trovate la recensione del disco:
https://m.suffissocore.com/scalbumreview/14773