Hanno venduto dieci milioni di dischi e poi si sono perduti, schiacciati dalle mode o da chissà quale variabile del destino. Adesso i Papa Roach hanno bisogno di ritrovare la credibilità di un tempo e per farlo non c"è niente di meglio dei classici della loro discografia in versione live e cinque inediti di valore. Nonostante la buona volontà "Burn" e "Kick In The Teeth" (na-na-na-na...) non avranno mai lo spessore di "Scars", "Between Angels And Insects" e "Last Resort" ma il cantato Jacoby Shaddix non è noioso come nelle terribili "Paramour Sessions" o nella collaborazione con X-Clan. Il livello di energia è mantenuto alto dalla produzione di David Bendeth, in passato al fianco dei Breaking Benjamin, e la performance di Jerry Horton tradisce un desiderio di rivincita che potrebbe essere incanalato nel prossimo full lenght. Il futuro ci dirà se l"addio alla Geffen e un passo indietro - non certo in senso negativo - a livello di immagine serviranno a scalare di nuovo le classifiche alternative. Un dubbio è lecito. Ma "Broken Home"...