Spaventoso ritorno sul mercato dei finlandesi che chiudono i conti con un passato recente meno interessante e prolifico di quanto ci si potesse attendere all"indomani di "Hate Crew Deathroll" pubblicando un disco dalle sbavature minime. Il songwriting di Alexi Laiho si è riappropriato dei lampi di luce di un tempo pur mantenendo uno smaccato appeal nei confronti del mercato americano e delle uscite metalcore che vanno per la maggiore negli ultimi tempi. Il monolitico "Bloodrunk" è seppellito dalla produzione di Matt Hyde e in corrispondenza di "Was It Worth It", "Shovel Knockout" e "Roundtrip To Hell And Back" troviamo tre potenziali singoli da brividi. "Not My Funeral" apre il disco richiamando alla mente la furia live di Trivium e Lamb Of God mentre "Ugly" e "North Pole Thrown Down" sono anthem nel loro tipico stile. Ottimo il lavoro di Roope Latvala al fianco dell"egocentrico leader e strepitosa la prova dietro le pelli di un Jaska Raatikainen a livelli mai raggiunti in precedenza. Il fervore epico di "Something Wild" non tornerà più e con buona probabilità i Children Of Bodom rimarranno per sempre in bilico tra death, thrash e nuove tendenze. Troppo rischioso prendere una direzione invece che un"altra. Premesso questo "Relentless, Reckless Forever" è un album di grande impatto e tecnica sopraffina che non deluderà le vostre aspettative.