Quanti di voi hanno ascoltato "Concealing Fate" saranno in febbrile attesa di sapere se gli inglesi hanno saputo trasportare l"emotività di quel mini in un lavoro più variegato e completo. L"impressione è che la band possa ancora migliorare molto, soprattutto a livello di cantato e arrangiamenti, ma senza dubbio l"ascolto di "One" è di quelli che non lasciano indifferenti. Mentre scorrono i brani si avvertono deviazioni in ambito progressive, richiami alla gloria nordica dei Katatonia oppure al genio incontrollato dei Tool. Pur rimanendo a doverosa distanza dalle entità sonore citate il giovane quintetto dimostra di provarci e non avere il minimo interesse nel seguire una direzione banale. "Nascent" e "The Impossible" sono le tracce che sapranno convincervi del loro spessore ma Daniel Tompkins deve ancora diventare un vero cantante. Quando ci riuscirà allora cominceremo a preoccuparci sul serio.