Il destino vuole che mentre si moltiplicano le voci di una possibile reunion della formazione storica dei Sepultura i musicisti in questione danno alle stampe dischi di solidita' indiscutibile e con buona probabilita' piu' convincenti di quello che potra' essere un tentativo di recuperare il fascino di un tempo. Una situazione davvero particolare, accompagnata dalle dichiarazioni e le smentite del caso, che vede i brasiliani tornare sul mercato con l'album piu' esaltante da quando Derrick Green percuote il microfono e segue di pochi mesi il superbo secondo lavoro in studio dei Cavalera Conspiracy. Non appare certo un caso che la Nuclear Blast abbia finanziato questa release e sorprende l'evoluzione manifestata da 'ALex' ad oggi. Il tema principale di 'Kairos' riguarda il tempo e le scelte che condizionano il nostro passaggio sulla terra. La performance dietro le pelli di Jean Dolabella e' eccezionale e canzoni come 'Relentless', 'Mask' e 'Embrace The Storm' godono di stacchi ritmici fenomenali. Andreas Kisser sembra avere recuperato la creativita' di un tempo e la scelta di rileggere 'Just One Fix' dei Ministry e 'Firestarter' dei Prodigy, in un contesto che non subisce l'elettronica ma la utilizza come ulteriore strumento per offendere, si rivela azzeccata. Se la produzione fosse stata ancora piu' coraggiosa ci saremmo avvicinati ai masterpiece degli anni novanta.