-Core
Silent Siren
Underhill
Ad Noiseam
Pubblicato il 16/05/2012 da Roberto Michieletto
Songs
1. Night Lines
2 / A1. Blind
3 / A2. Hiding The Light
4 / A3. Trippin
5 / A4. My Shadow
6 / A5. The Miss
7 / B1. Civil Lies
8 / A6. Black Sun Butterfly
9 / B2. Law Enforcement
10 / B3. Silent Siren
11. Podgorna
12 / B4. Creator
13 / B5. Rivers Of Hades
14 / B6. Solace
15. Blind (Balkansky Deep Woods Remix)
16. Solace (remix by The Sect)
17. Civil Lies (remix by Bong-Ra)
Songs
1. Night Lines
2 / A1. Blind
3 / A2. Hiding The Light
4 / A3. Trippin
5 / A4. My Shadow
6 / A5. The Miss
7 / B1. Civil Lies
8 / A6. Black Sun Butterfly
9 / B2. Law Enforcement
10 / B3. Silent Siren
11. Podgorna
12 / B4. Creator
13 / B5. Rivers Of Hades
14 / B6. Solace
15. Blind (Balkansky Deep Woods Remix)
16. Solace (remix by The Sect)
17. Civil Lies (remix by Bong-Ra)
Impossibile parlare di Underhill senza fare riferimento all?estrema diversità che caratterizza la line up del gruppo, perché è insita in tale forma sonora meticcia il segreto di un lavoro di debutto che amalgama non solo suoni diversi, ma soprattutto mood e atmosfere multiformi e si porta dentro visioni e concezioni musicali che in ?Silent Siren? hanno trovato un perfetto equilibrio dinamico, convergendo verso un sound non così facilmente identificabile, ma di certo coerente e decisamente intrigante. Diciamo quindi che le voci sono affidate a MC Coppa e Martina Astner (Therion) e le parti strumentali sono state modellate da Tim Elliot (Current Value e già collaboratore di Björk), Ivan Shopov (Balkansky) e Dean Rodell (Machine Code). Perciò ci troviamo a mettere insieme drum?n?bass, dubstep, hip hop, gothic metal, IDM, elettronica deviata/oscura e techno. E il disco, sorprendente e paurosamente ben concepito per suoni, produzione e realizzazione, non è una somma o frammentazione di questi generi, ma una deriva cosciente di cellule musicali che si portano appresso un preciso codice genetico, ma che poi si smaterializzano per rinascere sotto una nuova forma di vita, non so se tale da venire catalogata con una codifica assolutamente nuova, ma sicuramente rara. Underhill hanno operato come una vera e propria band e questo si sente, ma Underhill sono soprattutto in grado di scrivere ottime canzoni, che nascono da soundscape meticolosamente edificati e da strutture ritmiche elaborate e sempre incisive e dall?evidente impatto, anche laddove sono più downtempo, e da una palese dedizione alla ?bass culture? contemporanea, che si fa largo in modo ponderato e senza andare sopra le righe, risultando perfettamente calata nel contesto laddove sono dubstep e drum?n?bass a servire da fonti di ispirazione, ma portandoli su di un piano addirittura superiore quando questo concetto creativo viene applicato al trip hop, perché lì davvero riescono a fare la differenza. E poi tutti i diciassette brani (compresi i tre remix di Balkansky, The Sect e Bong-Ra) sono decadenti e malinconici e impregnati di un sincero e caldo feeling gotico trasposto nella realtà odierna e mai banalmente rivolto al passato. E poi i micidiali riff di chitarra che devastano ?River Of Hades? sono da goduria. E poi il coinvolgimento è totale e l?ascolto dell?album diventa una necessità, tanto sa essere appassionante. E poi c?è quel costante sentire pop seducente. E poi... Le note stampa ipotizzano un paio di soluzioni stilistiche: goth-step o witch-bass. Non saprei, ma per me è opera magnifica.
Underhill
From Germania

Discography
Silent Siren (2012)