È la ferocia l?arma impugnata dalla creatura Whourkr quale strumento di offesa sonora. Whourkr sono Gautier Serre (anche e soprattutto noto come Igorrr) e Vincent Mulk (attivo in contesti grindcore); il primo impegnato con batteria, chitarra e macchine; il secondo intento a molestare basso e sax e a torturare le proprie corde vocali. Il duo aveva già prodotto un paio di lavori tra il 2007 e il 2008, ma poi si era apparentemente eclissato per ricomparire adesso, forte del contratto con Ad Noiseam, rilasciando un nuovo album dopo quattro anni di silenzio. Il disco è una bestia indomabile e a stento trattenuta dai suoi stessi creatori, perché nel corso delle undici tracce (compreso il remix di Ruby My Dear) non vi è un solo istante di ragionevole moderazione, parlare di calma qui è chiaramente fuori luogo. Dalla strumentazione utilizzata e dai curriculum vitae dei protagonisti è possibile intuire quale sia il destino dell?ascoltatore posto al cospetto di ?4247 Snare Drums?, ma vi garantisco che è solo nel momento in cui ci si ritrova travolti e contemporaneamente coinvolti dalla valanga di note concepita da Whourkr che si razionalizza quanto sta accadendo. Stiamo parlando di death metal saturo, violento ed estremo applicato a modelli creativi matematici (gli stessi di cui si compone l?artwork) grazie all?apparato tecnologico, che trasforma quindi il sound in un mostruoso monolite cibernetico e industrializzato supportato dalle conoscenze stilistiche elettroniche contemporanee (breakcore, in primis), il che rende l?opera estremamente appetibile per coloro che amano la modernità calata in contesti distinti, ma raramente concepiti e plasmati in modo tale da renderli così uniformi e coesi.