Orange County è da diversi anni un punto focale della scena alternative e metal USA. La selezione è così forte che da quella terra baciata dal sole escono sempre band di prima grandezza. E" il caso anche degli Atreyu, che nel giro di due anni hanno pubblicato due dischi devastanti e creato un buzz enorme attorno al loro nome, con concerti al limite dell"umano. Una carica agonistica impressionante unita ad una tecnica di base formidabile, hanno reso "Suicide Notes And Butterfly Kisses" e "The Curse" due punti fermi assoluti del movimento metalcore, che negli ultimi anni ha costruito la sua forza attorno a masterpiece come questi. "The Curse" è un piccolo gioiello di metal moderno, dove scariche deathcore pazzesche, influenze metal classiche e ritornelli melodici si fondono a meraviglia in uno scenario percorso da una vena dark, che svela il lato più intimo di un gruppo che sembra avere ancora un potenziale enorme da esprimere. Alex Varkatzas e il drummer Brandon Saller si dividono le parti vocali tra rabbia e fughe emotive, mentre Travis Miguel e Dan Jacobs tessono trame di lucida follia omicida. Un impatto mostruoso, che dal vivo non concede la benchè minima sosta, pur riuscendo a trovare sempre più spazio a cori e parti melodiche. Chi ha amato gli ultimi AFI e gli Avenged Sevenfold non potrà che impazzire ascoltando canzoni come "Bleeding Mascara" e "Right Side Of The Bed", dove l"eccellente produzione di Gggarth si mette al servizio dell"eclettismo dei due chitarristi e del costante contrasto tra parti melodiche e stacchi ipertecnici aggressivi. Anche quando la band risulta meno immediata e la composizione si fa più serrata e intricata, non si può fare a meno di inchinarsi di fronte a perle di insana bellezza come "You Eclipsed By Me", "My Sanity On The Funeral Pyre" e la folle "Corsetting". Le major sono dietro l"angolo.