Le etichette non cambieranno mai. La release di 'Time I' è stata costellata di rinvii a ripetizione, affermazioni supponenti e programmi stravolti ma alla fine Spinefarm e Nuclear Blast sono riuscite nell'intento di pubblicare Ensiferum e Wintersun a poche settimane di distanza. Credere ad una coincidenza è come credere che il nostro pianeta giri intorno alla luna. Senza volere necessariamente prendere una posizione è facile pensare che lo ?sgarbo? di Jari Mäenpää agli autori di 'Unsung Heroes' sia stato utilizzato da chi nutre interesse nel promuovere la prima parte di un concept album che farà felici gli appassionati di epic metal e sonorità nordiche. Anche se sono serviti otto anni per dare seguito all'esordio il concetto di ?tempo? presentato dai finlandesi ha tutto quello che serve per convincere gli appassionati di epic metal indipendentemente dalla varie influenze mostrate nel profilo strumentale. Anche se la narrazione che lega le canzoni tra loro e l'estrema complessità degli arrangiamenti non rendono immediato l'ascolto il crescendo di emozioni è assicurato. 'Sons Of Winter And Stars' e 'Land Of Snow And Sorrow' tradiscono la passione per l'arte giapponese così come per quei lunghi inverni che da sempre influenzano i dischi provenienti dalle regioni lapponi. Oltre all'eccellente guitar work da segnalare la superba prova alla batteria di Kai Hahto degli Swallow The Sun in un contesto strumentale capace di esaltare elementi power, death e folk mantenendo l'impatto a livelli esagerati e non scadendo mai nello scontato.