E' inutile girarci intorno. Ci sono entità sonore che denotano un'intelligenza superiore e questo non sembra solamente una diretta conseguenza della preparazione tecnica dei musicisti coinvolti ma anche dalla capacità di leggere la situazione attuale del mercato ed evitare di adattarsi loro malgrado. Non troverete nessuna forzatura nell'evoluzione dei Between The Buried And Me e la scarsa efficacia mostrata nell'ep anticipatorio di questa release, 'The Parallax: Hypersleep', viene letteralmente cancellata da dodici tracce dotate di un'urgenza espressiva impressionante. Il primo concept nella storia della band è accompagnato da un approccio a tratti decisamente thrash ed assidue divagazioni in ambito math e jazz. Questo è il prog che vogliamo. Non l'ennesimo disco per puristi di gruppi che non hanno più niente da dire da secoli. 'Astral Body' e 'Lay Your Ghost To Rest' mostrano gli entusiasmanti intrecci tra il basso di Dan Briggs e la batteria di Blake Richardson. Tommy Rogers invece emerge in tutta la sua classe a partire dalle stellari 'Autumn' e 'Extremophile Elite'. Le vicende di Prospect I e Prospect II rendono appassionante lo scorrere dei brani nonostante i testi siano per lo più basati sul flusso di coscienza. 'Melting City' è una rappresentazione tanto triste quanto reale di quello che stiamo vivendo quotidianamente. Non limitatevi ad un solo frettoloso ascolto perché perdereste la possibilità di cogliere decine di sfumature geniali alla strutturazione delle quali partecipano anche strumenti non convenzionali.