Ho sempre ritenuto i finlandesi insulsi e sopravvalutati e questo album è l'ennesima conferma di quanto possa essere inconcludente la loro proposta. A coloro che volessero difendere trucco, trovate scenografiche e riferimenti al Grand Guignol consiglio di recuperare le discografie di Alice Cooper, W.A.S.P. e Gwar. Agli altri che considerano i Lordi materia di qualità per i festival estivi ricordo che dallo stesso paese provengono decine di formazioni che dal vivo spaccano sul serio e non mostrano pecche tecniche evidenti come i musicisti in questione. 'To Beast Or Not Beast' desidera essere un titolo divertente eppure quando l'energia di 'I Luv Ugly' e 'Something Wicked This Way Comes' si è esaurita resta davvero poco di cui sorridere. 'The Riff' e 'I'm The Best' concorreranno al titolo di canzoni più orrende dell'anno, 'Happy New Fear' e 'Candy For The Cannibal' non aggiungono nulla a quanto offerto con 'Babez For Breakfast ed il contributo alla console di Michael Wagener fa ancora una volta rimpiangere i colori power metal di Nino Laurenne. Bocciatura solenne senza alcun tipo di appello.