Se deve essere party hardcore che lo sia con chi sa davvero il fatto suo. JJ Peters ha stabilizzato la formazione con l'australiano Jon Green al basso, i newyorkesi Mat ?Realbad? Rogers e Alex Salinger, rispettivamente alla chitarra e dietro le pelli, e registrato assieme a loro tredici tracce, più tre intermezzi, in grado di accrescere ulteriormente la fama del progetto. Rispetto all'ep di esordio, 'Rep Your Hood', non è cambiato nulla. I suoni sono gli stessi, il mixaggio praticamente identico, alle spalle tre full lenght e diversi tour che hanno aumentato la visibilità e trasmesso convinzione all'ex batterista di I Killed The Prom Queen. 'Shot After Shot' e 'Not A Face In The Crowd' scaldono l'atmosfera prima di mazzate nei denti quali 'Go Fuck Yourself', 'What We Eat Don't Make YOU Shit' e 'Unfuckwithable' che spiccano in una scaletta improntata esclusivamente sul sing along e sul live. Il disco scorre via veloce con pezzi molto brevi ed essenziali e non stupisce la collaborazione dei Madball, oltre a quella di Sam Carter degli Architects, considerata la ?totale? derivazione della band dagli autori di 'Empire'.