In attesa di parlarvi del debutto su lunga distanza di questa band sensazionale pongo alla vostra attenzione queste sette tracce che danno la misura del potenziale dei ragazzi originari di New Orleans e contestualizzano la loro crescita e comprensibile evoluzione. Al cospetto di ritmiche e stacchi vocali che riportano alla mente in modo tanto palese Slipknot e Korn non si può non riflettere sulla prepotenza con cui il genere sta tornando a fare discutere addetti ai lavori e pubblico. Gemini Syndrome, Rise Of The Northstar, Novelists e King 810 sono solo alcuni nomi di band che credono nel ritorno di certe sonorità ma limitare la riuscita di questi album al solo revival sarebbe stupido e superficiale. La realtà è che i Cane Hill guardano agli anni d'oro del nu metal e lo fanno con l'attitudine di allora e la tecnica delle band metalcore di oggi. Non c'è un solo breakdown di questo ep che non sia già sentito ma singoli come 'Sunday School' e 'Time Bomb', in cui appare l'ex Issues Tyler “Ty” Acord, dimostrano una personalità disarmante e possono godere delle qualità indiscutibili di Elijah Witt. In 'Screwtape' e 'Gemini' James Barnett e Ryan Henriquez non fanno nulla per nascondere la loro passione per gli autori di 'Life Is Peachy' e 'Follow The Leader' mentre 'French 75' viene impreziosita dall'alternanza di due voci e dalla duttilità di Devin Clark dietro alle pelli. Un altro apice della scaletta è senza dubbio 'Fat Of The Land' che cita il successo dei Prodigy e mette spalle al muro un ascoltatore che avrà pochi mesi per riprendersi.